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MULATTIERE STORICHE VALBRENTA

Le mulattiere che dalla Valbrenta salgono verso il monte Grappa furono costruite durante la Grande Guerra del 1915-18 e sono collegate l’una all’altra permettendo itinerari di grande valore storico e ambientale. Nel corso della prima guerra mondiale la Valbrenta, nell'ipotesi di una possibile invasione da Nord, assunse un ruolo strategico importante. A partire dal 1916, a seguito degli interventi di sistemazione difensiva militare sul Monte Grappa, si rese necessario creare delle strutture di collegamento e continuità con le difese esistenti sull'altopiano di Asiago. Gallerie e trincee e altre opere belliche alcune di recente risistemate, sono testimonianza della grande importanza di questo crinale per il controllo della Valbrenta e della Val Frenzela.

PERCORSO: lasciato il parcheggio, imbocchiamo la pista ciclopedonale (sentiero del Brenta) che fiancheggia la ferrovia e la statale e che in circa 25’ minuti ci porta a Londa mt 150. Nei pressi, la storica chiesetta della Madonna dell’Onda. Il sentiero 935 detto delle “Aste Rosse” inizia a salire assai sassoso per poi diventare una vera e propria mulattiera militare che sale con pendenza graduale lasciando le deviazioni per il Col de la Torta e Prà Ventore. Si giunge così alla località Costa Alta, posta sul crinale in questo punto traforato da brevi gallerie e postazioni di guerra da cui si vede la Valbrenta a nord e a sud. Dopo un tratto in falsopiano, inizia la ripida salita alla base dei dirupi delle Aste Rosse. Con stretti tornanti, risaliamo la valle delle Ore fino all’incrocio con il sentiero 936 proveniente da Case Merlo che faremo in discesa (mt 955 circa). A questo punto c’è la possibilità di salire al Col Moschin mt 1275 dislivello di 300 metri circa, ore 1. Si segue la mulattiera che si alza rapida tra il bosco rado fino a giungere alla località Col Marcioso. Una sterrata porta in breve a Casera Campana mt 1150 e lungo la dorsale erbosa cosparsa di avvallamenti dovuti alle bombe si arriva alla sommità del Col Moschin teatro di aspre battaglie. Ampio panorama. La discesa si effettua sullo stesso percorso fino all’incrocio delle mulattiere. Caliamo rapidamente fino a raggiungere degli spettacolari tornanti sostenuti da ali muri a secco, capolavoro di ingegneria pensando all’epoca in cui sono stati costruiti. Lasciando le varie deviazioni, la mulattiera perfettamente lastricata nella parte bassa si innesta nella ciclabile fatta in andata e in qualche centinaio di metri tra terrazzamenti coltivati a ulivi, raggiunge il parcheggio.

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