È questa di oggi una facile escursione nel Carso a cavallo del confine italo-sloveno. Ci permetterà di ammirare il tipico paesaggio carsico, con i paesi e le case carsiche, che è il risultato di un adattamento dell’uomo alle caratteristiche di quell’area. Questo spazio, con poca terra coltivabile e scarse fonti d’acqua, è stato grandemente modificato dall’uomo per fornire le condizioni adatte alla sopravvivenza. Durante il percorso ciò che verrà subito notato sono i muri a secco senza leganti che servivano, e servono tuttora, a limitare i campi e proteggerli dal vento e dal fuoco. Con questa tecnica sono stati costruiti anche i rifugi di pietra che venivano usati dai pastori come riparo.
PERCORSO: L’escursione si inizia imboccando la carrareccia (segnavia 3) che porta, in discesa, in direzione di Basovizza. Dopo alcune intersezioni, ad un bivio si prende una traccia che porta al Bosco Impero dove si entra nella cosiddetta Dolina Celtica. Si prosegue sino ad arrivare alla Strada Imperiale che porta a Sezana: poco dopo aver superato il confine nazionale, si prende un sentiero che ritorna verso il valico di Gropada e si arriva ad un maestoso esempio di quercia plurisecolare:” la quercia di Napoleone”. Continuando il percorso si passa all’interno del Museo vivente del Carso. Poi si ritorna sulla strada principale, che si lascia in prossimità dell’ex polveriera di Orlek, si arriva alla Voragine dei Corvi ed al belvedere, alla dolina di Orlek ed infine si riprende il segnavia 3. Si gira a sx verso l’abisso di Trebiciano, si prosegue verso il Monte Franco (407 m), si attraversa il Bosco Tossich e si arriva allo stagno di Gropada e, infine, al pullman. Ci sarà ancora tempo per visitare il ristorante “Al pozzo” a San Lorenzo che abbiamo già frequentato, con soddisfazione, alcuni anni fa.