01/06/2025 - Salita al Rifugio Dal Piaz - Vette Feltrine (E)
Caratteristiche dell’Escursione:
L'escursione al rifugio Dal Piaz è sicuramente uno dei più entusiasmanti itinerari da fare a piedi in Veneto. Le Vette Feltrine, rispetto alle grandi cime dolomitiche, sono prese meno in considerazione e meno frequentate, ma in realtà offrono paesaggi mozzafiato, ampi pascoli verdi, una fauna e una flora del tutto unica e sentieri strepitosi che un escursionista dopo esserci stato sicuramente si innamorerà. In particolare durante la salita al rifugio Dal Piaz si possono ammirare ampi scorci nella pianura sottostante, tutta la val Belluna e un vero balcone sulle Pale di San Martino, la val Primiero-Vanoi, la Marmolada, Lagorai e monte Avena. Le vette Feltrine rimangono comunque luoghi solitari, non affollati, dove dominano il suono del vento ed il silenzio. La classica evoluzione estiva del tempo, da queste parti, prevede cielo splendido al mattino, l'addensarsi di nuvoloni e fredde nebbie nel primo pomeriggio ma spettacolari serate limpidissime con tramonti indimenticabili. Ultima perla è la Busa delle Vette, subito dopo il rifugio Dal Piaz, detta anche busa delle meraviglie, un circo glaciale scolpito dal carsismo. Due chilometri di verdi pascoli con una flora davvero unica e rara, dove in particolare è presente l’alisso dell’Obir, una specie rara preglaciale dove nel mese di luglio fiorisce tingendo di giallo i ghiaioni e la Speronella alpina.
Descrizione percorso:
Dal Passo Croce d’Aune si imbocca il sentiero CAI 801 (Alta Via 2 delle Dolomiti). Il tratto iniziale si svolge nel bosco ed è conosciuto anche come il "Sentiero delle Sculture" per la presenza di diverse sculture in legno opera di artisti locali e dell'ex-gestore del rifugio Mirco Gorza; una volta giunti alla partenza della vecchia teleferica di servizio al rifugio, oggi dismessa, ci si collega allo spettacolare tracciato della vecchia strada militare, che con percorso panoramico taglia, con ampi tornanti, le balze rocciose. Da qui si può seguire il tracciato che, con pendenza costante, sale al rifugio o si possono evitare gli ampi tornanti seguendo il sentiero CAI. Il rientro avverrà per il medesimo percorso dell’andata.
Accompagnatori:
Federico Bortolami (Cell. 3388216140)
Dal Corso Giada (Cell. 3287925519)