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La sezione del Cai Padova è stata fondata nel 1908, ma già nel 1909 la Dirigenza con a capo il presidente conte Antonio Cattaneo e il vice presidente dott. Antonio Berti individuavano a Prà di Toro nel comune di Domegge di Cadore il luogo dove costruire un rifugio che potesse essere da base per l’esplorazione delle Dolomiti di Val Talagona. Il rifugio venne inaugurato nell’agosto del 1910 e avrà fino al 1953 come ispettore l’ingegner Luigi Puglisi che seguirà nel 1932, assieme al presidente ingegner Franco Manzoli, anche la ricostruzione dopo che durante l’inverno 1931-32  una valanga lo aveva distrutto. 

Nel 1924 la dirigenza sezionale decise di adattare una baracca di guerra sul Coston Popera  attrezzandola  con 9 posti letto e una cucina a ricovero per alpinisti. Venne inaugurata  il 31.08.1930 in occasione di un raduno di alpini al passo della Sentinella  e dedicata al generale Olivo Sala.

Nel 1925 venne assegnato dalla Commissione Centrale Cai alla  sezione di Padova il rifugio Petrarca all’Altissima che venne prontamente ristrutturato. Venne anche questo distrutto da valanga nell’inverno 1930-31 . Visto che il Cai Padova dava la precedenza alla ricostruzione del rifugio Padova e tralasciava quella del Petrarca, quest’ultimo  venne assegnato d’ufficio dal Cai Centrale alla sezione di Bolzano.

Nel 1926 fu deliberato dal Consiglio sezionale, presieduto dal prof. Domenico Meneghini,  la costruzione del rifugio Zsigmondy Comici alla Croda dei Toni a Sesto Pusteria. I lavori a cui parteciparono anche soci della sezione  furono seguiti dal socio e progettista ingegner Paolo Malacarne nel corso dell’estate 1928. Inaugurato  il 21 luglio del 1929 e dedicato a  Benito Mussolini.

Nel 1930 il presidente Manzoli con i dirigenti Allocco e Sagramora progettarono un sentiero attrezzato detto “Strada degli Alpini” che andava a collegare il rifugio Mussolini (poi Zsigmondy Comici) al rifugio Sala  passando per il passo della Sentinella. Opera inaugurata nel 1932 in occasione del XXV° di fondazione della sezione di Padova. 

Nel 1934 la dirigenza sezionale decise di associarsi al Cai Bolzano nella costruzione di un nuovo rifugio a forcella di Toblin alle Tre Cime. Rifugio che  venne inaugurato il 27 luglio 1937 e dedicato per ordine del Comitato Centrale del Cai all’accademico Antonio Locatelli di Bergamo. Venne inoltre attrezzato il sentiero delle Forcelle che attraverso il Paterno collegava il rifugio Locateli all’attuale rifugio Zsigmondy Comici.

Questo sentiero attrezzato non più in sicurezza dopo la seconda guerra mondiale fu ripristinato solo nel 1975 dalla Fondazione Antonio Berti.

Nel 1945 la commissione  rifugi,  tra cui davano l’opera i soci Redento Barcellan e Ferruccio Semenzato,  si adoperò per risistemare sia il rifugio Locatelli che il rifugio Mussolini, ora intitolato  agli alpinisti Zsigmondy e Comici. Si recuperò buona parte del mobilio ed arredi  dei rifugi asportati durante il periodo bellico e portati a valle. Nel 1946 sotto la presidenza del prof. Oreste Pinotti  la sezione acquisiva la piena proprietà del rifugio Locatelli.

Negli anni ’50 la dirigenza sezionale iniziò a deliberare la costruzione dei primi bivacchi, piccole strutture in legno e  pietra pensati per servire da base d’appoggio in aree alpine lontane da rifugi.

Sotto l’opera geniale e dinamica dell’artigiano e socio Redento Barcellan su progettazione dell’ingegner Minazio  vennero costruiti i primi tre bivacchi. Nel 1952 il battaglion Cadore in Cadin di Stallata sotto Cima Bagni, nel 1956 il Piero Cosi lungo la via normale dell’Antelao e il Paolo Greselin in Cadin dei Frati sotto la Cima dei Preti. 

Nel 1959 il consiglio sezionale decise la costruzione di un nuovo rifugio in sostituzione dell’Olivo Sala oramai insufficiente per  il numero crescente di alpinisti che vi alloggiavano. Sul progetto del nuovo rifugio lavorarono i soci ingegner Baroni e Brunetta mentre i lavori che iniziarono nel 1960 e terminarono nell’ottobre 1961 furono seguiti dal socio geometra Illes Ulgelmo. Il nuovo rifugio dedicato al prof. Antonio Berti venne ufficialmente inaugurato il 20 settembre 1962.

Nel 1960 la dirigenza sezionale deliberò la costruzione di un bivacco a forcella dell’Agnello nel gruppo della Croda dei Toni dedicato a due alpinisti; Antonio e Tonino de Toni, zio e nipote, uno morto nel 1915 sul monte Piana e l’altro nel 1945 a Genova nei giorni della liberazione dai Tedeschi.

Nel 1962  venne deciso di realizzare una nuova struttura in Vallon delle Lede sulle Pale di San Martino da intitolare al socio e per anni consigliere e vice presidente l’ingegner Carlo Minazio, animatore e promotore di tante opere nell’ambito della sezione e della neonata Fondazione Berti. L’opera venne inaugurata  nel 1964. 

Nel 1966 su delibera del consiglio direttivo i componenti della commissioni rifugi si adoperano per la realizzazione della ferrata dedicata al socio Aldo Roghel che permetteva un più facile collegamento tra il rifugio Berti e il bivacco Battaglion Cadore. Dal 1966 la commissione rifugi viene presieduta dal dott. Livio Grazian e lo sarà fino al 1989. Nel 1966 gli altri ispettori dei rifugi  erano l’ing. Giorgio Baroni, i geom. Illes Ulgelmo  e Romeo Bazzolo e il rag. Silvano Varotto. 

 Nel 1968 venne deliberato la costruzione di un bivacco in ricordo di Franco Piovan, direttore della scuola di Alpinismo sezionale,  caduto il 30.08.1965 sul Crozzon di Brenta. Inizialmente da collocare sotto la parete sud ovest dell’Antelao venne poi posizionato in cadin dei Bagni. Il trasposto del materiale in cadin dei Bagni fu fatto a spalla da un reparto della Guardia di Finanza della scuola Alpina di Predazzo montato in loco da Redento Barcellan aiutato da soci. L’inaugurazione ufficiale il 21 settembre 1969. 

Nel 1969 venne deciso la costruzione di un bivacco in Cadin d’Ambata, sopra Auronzo, che venne dedicato all’alpinista Carlo Gera di Conegliano, ma originario del Comelico. Il materiale fu portato con elicotteri del IV corpo d’armata di Bolzano il 22 ottobre 1969 e montato sul posto da Redento Barcellan aiutato da soci. Venne inaugurato  il 20 luglio 1970. 

Nel 1970 il socio ingegner Brunetta si adoperò per finanziare la costruzione di un bivacco da dedicare al padre Giovanni che aveva militato nel corpo degli Alpini. La commissione rifugi individuò come luogo dove installarlo la località Bus del Diaol sotto la parete sud ovest dell’Antelao. Venne inaugurato il 29 agosto 1971. Nei successivi anni la commissione ha sempre operato per la manutenzione e per eventuali ampliamenti dei nostri rifugi e bivacchi. Nel 1975  vennero distrutti da valanghe i bivacchi Greselin e Battaglion Cadore. Il primo venne ripristinato nel 1975  e il secondo nel 1977. 

Il rifugio Padova è oggetto di causa da parte del comune di Domegge che ne reclama la proprietà in quanto costruito su terreno delle Regole Civiche. Si raggiunge un accordo con cui il comune di Domegge lo concede al CAI Padova per 25 anni.

Nel 1990 viene nominato Presidente della commissione il rag. Luciano Carrari che vi rimarrà fino al 2013. 

Nel 1990 i rifugio Padova viene acquisito anticipatamente del comune di Domegge che riconosce al Cai Padova comunque  il canone per gli anni residui alla scadenza venticinquennale di concessione.

Nella primavera del 1991 il bivacco Brunetta fu distrutto per spostamento d’aria di una frana caduta dall’Antelao. La commissione si adoperò per la ricostruzione che però non avvenne per la mancata autorizzazione della Regola di Vodo a concedere il permesso per l’installazione sul terreno di loro proprietà.

Sotto la  Presidenza Carrari verrà realizzato il depuratore e la scala antincendio al rifugio Locatelli Innerkofler, una tettoia coperta all’ingresso del rifugio Zsigmondy Comici e gli adeguamenti antincendio su tutti i rifugi. Nel 2010 a seguito della cessione da parte dello stato degli immobili di proprietà del Ministero Difesa Esercito la provincia di Bolzano diventa proprietaria del rifugio Zsigmondy Comici e di altri 24 rifugi alpini senza corrispondere alcun indennizzo alle sezioni Cai.La sezione di Padova intraprende una causa di usucapione per una parte del rifugio Comici  che però verrà chiusa bonariamente rientrandola poi nella compensazione generale per i 25 rifugi MDE trattata direttamente dal  CAI Centrale.

Nel 2012 la sezione affida all’arch. Antonio Feltrin la progettazione dell’ampliamento della cucina del rifugio Locatelli a cui su richiesta dell’Ente Parco Tre Cime viene successivamente aggiunto anche l’edificazione di un garage interrato. Il primo stralcio  relativo al garage interrato viene realizzato  tral il nel 2017 e il 2018 .

Nel corso del 2019 viene perfezionato l'acquisto dalla consortela Bodenalp di Sesto  un mappale del rifugio Locatelli  comprensivo di una parte della sala da pranzo che era stato incorporato d'ufficio dopo il 2003 dall'ufficio Catasto di Monguelfo visto che nonostante il sollecito ricevuto il Cai Padova non aveva proceduto presentare variazione e regolarizione del mappale al N.C.E.U .

Tra il 2013 e il 2014 manutenzione al bivacco Minazio e Greselin eseguiti dagli ispettori assieme ad altri soci. Deliberati i lavori di manutenzione del bivacco Cosi all’Antelao, ma non furono mai eseguiti in quanto nel novembre 2014 un frana caduta dalle laste dell’Antelao ne determinò la sua distruzione. 

Nel 2014 il bivacco Franco Piovan venne chiuso e dichiarato inagibile per  problemi di infiltrazioni che ne causavano l’insalubrità della struttura. Finanziata dal Fondo Pro rifugi del Cai  Centrale la sua manutenzione e ripristino dell’agibilità che sarà da eseguirsi nel corso del 2019. Nel corso dell’anno 2016 gli ispettori dei bivacchi Gera, Battaglion Cadore e De Toni  con il concorso di alcuni soci hanno provveduto a  fare la manutenzione e la pittura delle strutture.

Nel 2019 grazie al finanziamento del Fondo Pro rifuigi del Cai Centrale si è dato l'incarico al geometra Gianluigi Topran D'Agata di Padola per la manuitenzione straordinaria del bivacco Piovan. Il bivacco è stato risanato e ridotto a 5 posti letto

Nel 2020 si è portato termine l'ampliamento della cucina del rifugio Locatelli/Innerkofler.

Nel 2020 a seguito della pandemia Covid-19 tutti i bivacchi sezionali sono stati dichiartati inagibili postando sugli stessi e sui sentieri d'accesso la tebellazione di inibizione fornita dal Cai Centrale.

Nell'ottiobre 2020 a seguito di domanda per installazxione del nuovo bivacco Piero Cosi all'Antelao viene concesso dalla Regione Veneto un controbuto a fondo perduto di euro 30.000,00 finanziato dal Fondo O.D.I.