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come dove e quando

Nel 1973, all'interno della Sezione del CAI di Padova, veniva fondato il Gruppo Speleologico Padovano. Da allora, tantissime sono state le avventure vissute dagli "speleo" padovani e, nonostante lo scorrere del tempo e delle generazioni, dopo quarantacinque anni il gruppo continua incessante ed entusiasta la sua attività.

Nella preistoria del gruppo speleologico una specie di nume greco appariva ogni tanto nei locali della sede del CAI di Padova. Aveva una gran barba rossa e si chiamava Marcolongo. Raccontava le strabilianti avventure vissute in un microcosmo sconosciuto a noi amanti dei grandi orizzonti dell'alpinismo. Dalle sue parole prendeva vita un mondo ove la pietra e l'acqua si compenetravano e si frastagliavano in sale, cascate, gallerie e concrezioni fantastiche. Egli esplorava queste cavità procedendo per tappe, depositando le riserve di luce e viveri da utilizzare nel ritorno. Questo dava un senso di grandezza alle sue avventure, perchè erano una specie di miniatura ipogea del metodo di scalata himalaiano, con campi di sosta ove riposare e rifocillarsi.

Eravamo agli inizi degli anni settanta e Marcolongo si riferiva essenzialmente al Buso della Rana, allora conosciuto solo nella parte più agevole. Non ho vissuto l'esperienza d'averlo come maestro in questo regno del buio, ma il seme gettato non tardò a germogliare e quando Riccardo Voltan cercò uno scalatore, per proseguire l'esplorazione del ramo dei Salti, accettai con entusiasmo. Così io Voltan, la sua fidanzata Maria e mia moglie Eva, intraprendemmo una prima spedizione d'acclimatamento fino all'Androne Terminale del ramo Principale.

La decisione di fondare un gruppo speleologico sezionale fu presa il 12 maggio 1973, a Frasassi, la località che pochi anni dopo sarebbe diventata famossisima con l'apertura al pubblico della Grotta Grande del Vento. Il merito (o la colpa) fu di Gianfranco Camon, presidente dell'Associazione Speleologica Veronese e istruttore nazionale di speleologia. Gli speleo del CAI di Verona erano stati invitati ad effettuare un sopralluogo in funzione del progetto di scavo del tunnel turistico ed avevano allargato l'invito agli amici padovani. La sera circolarono molte bottiglie di eccellente verdicchio e, forse per questo, si concluse che, a Padova, ci sarebbe stato bene un gruppo speleologico "vero". Fondamentale fu la disponibilità dei veronesi ad organizzare un corso di speleologia a Padova.

Se ne parlò con Giorgio Baroni, allora presidente della Sezione e, dopo poco tempo, Sergio Degli Adalberti, Eva Pasello e Riccardo Voltan presentarono al Consiglio la richiesta di riconoscimento del Gruppo Speleologico Padovano all'interno della Sezione. La fondazione del gruppo fu sancita il 22 settembre 1973, nel corso del Consiglio che si riunì al Rifugio Locatelli.