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La nostra storia

Siamo ai primi del Novecento. Durante il forzato riposo invernale Carugati aveva sentito parlare dagli amici del Cai di Padova, della inaccessa parete di Rocca Pendice. Dopo varie ricognizioni e avventurosi tentativi il 28 marzo 1909, gli sposi Carugati, Antonio Berti e Mariano Rossi, aprono la prima via sulla parete est di Rocca Pendice, dando inizio così alla nascita dell'alpinismo euganeo.
Lentamente le possibilità offerte sia da Rocca Pendice che dal Pirio vengono scoperte e soprattutto per merito di Aldo Bianchini e di Antonio Bettella, che fanno parte del Gruppo Rocciatori sorto in seno alla Sezione, vengono aperte numerose vie. 

Nel 1938 viene organizzato il primo corso di roccia, Direttore della Scuola: Romeo Morten, direttore tecnico Aldo Bianchini, istruttori Guerrino Barbiero, Libero Livotti, Bruno Sandi e Gastone Scalco. Al corso partecipano 25 allievi.
Il 1940 vede l'apertura di numerosi itinerari di elevata difficoltà per merito di Bettella, Bianchini, Scalco, Livotti, Dorna e Pinotti.
Il 15 ottobre del 1939 e poi il 28 aprile del 1940, la palestra viene visitata da Emilio Comici. E' entusiasta del lavoro fatto dagli alpinisti padovani. Sale alcune vie al Pirio e poi, in cordata con Morten e Bianchini sale il primo tiro della "via degli strapiombi". Pochi mesi dopo questa visita purtroppo muore nella palestra della Val Gardena: per ricordarlo, il gruppo Rocciatori delibera di intitolare la Palestra degli Euganei e la Scuola di Alpinismo del CAI Padova al grande alpinista.
La possibilità offerta dalla Palestra di allenarsi su elevate difficoltà contribuisce nel 1941 all'apertura di una via di VI° sulla parete sud-ovest dell'Antelao da parte di Bettella e Scalco, che vale a loro l'assegnazione della medaglia d'oro e d'argento al valore atletico.
Nel 1943, malgrado le gravi difficoltà dovute alla guerra, la Scuola continua ad organizzare corsi di roccia con un buon numero di allievi. La dirige Aldo Bianchini, che per primo intuì l'importanza di poter usufruire a due passi da casa di una palestra dove allenarsi ad arrampicare.
Il 30 aprile del 1944 cade a Rocca Pendice Antonio Bettella, fondatore e animatore del Gruppo Rocciatori. La direzione del corso viene affidata a Piero Mazzorana e la conclusione è in Lavaredo e sui Cadini di Misurina. Nel 1945, malgrado i continui bombardamenti lo sconsigliassero, viene deciso di effettuare il 7° corso di roccia sotto la direzione tecnica di Piero Mazzorana.
Nel 1947 Mazzorana lascia a Bruno Sandi la direzione della Scuola, mentre la direzione tecnica viene assunta alternativamente da Gino Soldà, Piero Mazzorana e Gabriele Franceschini.
Nel 1950 Bepi Grazian frequenta il Corso per Istruttori nazionali e consegue il titolo. E' il primo I.N. della sezione di Padova.
Nel 1958 si attua un antico sogno: il I° corso di ghiaccio, con base al Rifugio Boccalatte alle Grandes Jorasses, sotto la direzione di Bruno Sandi e Bepi Grazian; gli allievi sono 10.
Nel 1963 sotto la Direzione di Bruno Sandi  si tiene il I° corso di sci-alpinismo, 15 gli allievi.
Toni Gianese, Istruttore Nazionale di Alpinismo, diventato cieco alcuni anni prima, con encomiabile volontà ha ripreso da pochi mesi a frequentare prima la palestra di Rocca Pendice e poi la montagna, e nel luglio del 1964, accompagnato da alcuni amici, scala lo spigolo del Cimon della Pala. E' la prima di una lunga serie di salite tra cui la salita del Cervino nel 1971. Morirà nel 1979 per un banale incidente, mentre si preparava a salire la normale delle Grandes Jorasses.
Nel 1966 la giunta comunale di Padova assegna il premio per lo "sportivo dell'anno" a Gianni Mazzenga, Istruttore Nazionale e Accademico, per l'attività alpinistica e in special modo per alcune importanti prime invernali nel Gruppo del Brenta.
Nel 1967 viene organizzato il primo corso di formazione alpinistica, che insegna i primi rudimenti della tecnica base su roccia e su ghiaccio e la progressione sulle vie ferrate.
Nel 1968 Bepi Grazian, dopo molti anni di collaborazione come componente della Commissione Nazionale Scuole di Alpinismo, viene nominato Presidente della stessa: è un giusto riconoscimento per il grande lavoro svolto a favore sia della Scuola di Padova che delle Scuole Italiane, sia come Istruttore sia come autore dei primi Manuali Tecnici.
Nel 1970 tre Istruttori della Scuola organizzano una mini spedizione in Turchia con meta il Monte Ararat e i Monti del Ponto, dove vengono salite numerose cime. 
Nel 1974 viene organizzata la prima spedizione extraeuropea da parte della Scuola alla quale partecipano numerosi Istruttori: la meta è la parete Est del Cerro Mercedario (m. 6774) nelle Ande Argentine. A questa spedizione "ufficiale" ne seguono altre "private" con mete alpinistiche in varie parti del mondo.
Nel 1980 il Direttore della Scuola Gastone Scalco partecipa alla seconda spedizione extraeuropea organizzata dalla Scuola, la meta è il Cerro Tupungato (m.6550) nelle Ande Argentine. Sempre nello stesso anno Gastone Scalco rassegna le dimissioni dopo quattordici anni di direzione della Scuola, con la soddisfazione di aver contribuito a creare un organismo moderno ed efficiente che gode di alta considerazione anche in campo nazionale. Gli subentra Armando Ragana.
Nel corso dell'anno quattro Istruttori della Scuola compiono la prima ripetizione della via aperta nel 1941 da Bettella e Scalco sull'Antelao.
Nel 1987 per ricordare il 50° della Scuola viene pubblicato un libro che ne ripercorre la storia, e viene anche organizzato a Padova il 17° Congresso degli Istruttori Nazionali. Nel mese di ottobre viene organizzato il I° corso di introduzione all'arrampicata sportiva con 9 allievi.
Nel 1988 la direzione della Scuola viene assegnata a Sergio Billoro.
Nel 1989 viene organizzato il I° corso d'alta montagna indirizzato a chi, in possesso di buone basi sulla tecnica sia di roccia sia di ghiaccio, le vuole applicare in ambiente alpino.
Nel 1992 Lucio De Franceschi organizza e guida con successo una spedizione in Pakistan con meta lo Shakaur Peak di 7116 metri. 
Nel 1993 si tiene il I° corso di cascate su ghiaccio con la direzione di Giuliano Bressan e Francesco Cappellari. Viene organizzato anche il I° corso di introduzione all'alpinismo per non vedenti: 12 allievi con 9 istruttori che con molta disponibilità hanno determinato la piena riuscita del corso.
Nel 1994 viene organizzato il I° corso di perfezionamento (SA3) riservato agli allievi in possesso di buona esperienza sci-alpinistica e buona preparazione tecnica sia in roccia sia in ghiaccio. Alla direzione della Scuola passa Sergio Sattin.
Nel 1997 viene organizzato il I° corso di sci escursionismo con partecipazione di numerosi allievi.
Il 1998 viene dedicato all'aggiornamento della Scuola con lo scopo di coinvolgere tutto l'organico, che ora conta circa un centinaio di elementi tra istruttori e aiuto-istruttori. Vengono effettuate una serie di lezioni sia teoriche sia pratiche, supportate da numerose uscite nei vari terreni dove si svolgono le attività, ora suddivise in quattro settori: alpinismo; sci-alpinismo;  arrampicata libera; sci-escursionismo.
Nel 1999 un grave lutto colpisce la Scuola, il 21 luglio in un incidente di montagna, muore Sergio Billoro, punto di riferimento per tutto il Cai per il grande amore che aveva per la montagna e per la dedizione che ha profuso nella Scuola in oltre trent'anni di appartenenza.
Nel 2000 alla direzione della Scuola è chiamato Antonio Mastellaro. 

In questi ultimi dieci anni la vita della scuola ha mantenuto vive le attività di organizzazione dei corsi nelle tre discipline che ne costituiscono l’anima; sci alpinismo, alpinismo e arrampicata libera, sviluppando anche corsi particolari oltre ai classici, quali arrampicata dell’età evolutiva, boulder, artificiale, manovre e vie ferrate, e organizzando stage e aggiornamenti al fine di avere un gruppo preparato e affiatato.
L’organico attualmente è composto di un centinaio di istruttori che oltre ai corsi classici prestano collaborazione e disponibilità con le altre commissioni della Sezione, con la Scuola VFG, il Centro Studi Materiali, la scuola centrale e con il Soccorso Alpino. Da ricordare, che in questo decennio, nell’alternanza delle direzioni, si sono avvicendati Lucio De Franceschi, Giuliano Bressan e Matteo Mason che, affiancati e supportati da vari collaboratori, hanno tenuto aggiornato il corpo istruttori per dare un servizio agli allievi e alla sezione sempre attento e il più omogeneo possibile. Nel decennio trascorso, nel gruppo istruttori ci sono state delle occasioni particolari;
va annoverata senz’altro il conseguimento del titolo INA nel 2008, istruttore nazionale alpinismo, Margherita Michelotto prima per la Sezione di Padova.
Nel 2011 si segnala  il conseguimento del titolo di accademico per Alessandro Baù, istruttore arrampicata libera e guida alpina, infine nel 2017 il prestigioso riconoscimento a Giuliano Bressan da parte del CAI, medaglia d’oro CAI, con la seguente motivazione: "Per il competente impegno profuso sia nel campo della formazione, come Istruttore, sia in quello della ricerca della sicurezza nell’uso dei materiali alpinistici,  quale fondatore e animatore del Centro Studi Materiali e Tecniche del Club Alpino Italiano, così contribuendo, grazie ai risultati di attestata qualità e di elevata specializzazione conseguiti, ad imporre a livello internazionale una grande professionalità, quale costante espressione di puro volontariato.”
Da ricordare purtroppo anche la tragica scomparsa dell’istruttore Gianfranco Toso avvenuta sul gruppo del Rosa – M.te Breithorn 8 luglio 2017.
Inoltre, la Scuola si è fatta promotrice di alcune iniziative culturali; nel 2015, anno della ricorrenza del 50° della scomparsa di Franco Piovan, sono stati organizzati due momenti a ricordo, il 16 e il 18 ottobre, il primo in sede con la proiezione di un filmato che ne ha ricordato la figura e il secondo a Rocca Pendice.
Nel 2017 con l'occasione degli 80 anni della Scuola F. Piovan si organizza un'uscita in Spagna (Costa Blanca) a cui hanno partecipato 13 persone con salite varie nelle montagne della zona. Sono state, inoltre, organizzare altre attività. 
La prima a marzo con una serata di racconti alpinistici e non solo, “50 Sfumature di Ghiaccio” coordinata da Francesco Cappellari e la seconda a ottobre con la presentazione di una pubblicazione a ricordo e di ricordi sull’istruttore e alpinista Toni Gianese: “Toni Gianese, le Montagne, gli Amici, una Scuola”, pubblicazione consegnata a tutti i soci della Sezione. Anima di quest'ultima iniziativa Sergio Carpesio, già istruttore della scuola, che con la sua sensibilità e passione ha coinvolto istruttori ed ex istruttori per ricordare queste figure che si sono dedicate alla scuola.
I prossimi anni? l’obiettivo rimane sempre il medesimo, appassionare gli allievi alla montagna a 360° facendosi trovare preparati e al passo coi tempi.